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Cascina Coronate, 2
20081 Morimondo MITel: 02 945298
Email: prenotazioni@trattoriadicoronate.it
WhatsApp: +39 320 411 9019
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20081 Morimondo MI
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Nel 1134, tredici monaci provenienti dall’abbazia di Morimond, in Francia, si stabilirono a Coronate: due anni dopo, poco distante da quest’ultima, fondarono un nuovo sito in cui venne edificata l’abbazia di Morimondo (terminata nel 1296), lasciando l’iniziale centro abitato ai contadini.
Nel tardo ‘500 venne costruito l’edificio che oggi ospita la Trattoria di Coronate: luogo di transito per i mercanti (passanti per la strada del sale, che conduceva sino a Genova), venne impiegato come stazione di posta in cui fermarsi per abbeverare e nutrire i cavalli fino al 1800.
Successivamente, divenne proprietà dell’ospedale maggiore e adoperato come osteria; andata in malora, venne messa in vendita e acquistata da Angelo Tacchella, classe 1892, factotum presso il duca Visconti di Modrone, di Besate, e ricordato come un uomo dall’elegante portamento (scelto personalmente dal duca, per questa peculiarità, come cameriere per i ricevimenti di prestigio).
Angelo vi avviò dei lavori di bonifica, al termine dei quali lui e la moglie Eugenia Aresi aprirono, nel 1934 (dopo 800 anni esatti dall’arrivo dei monaci), la “Trattoria di Coronate”: dall’apertura fino agli anni ‘50, il suo unico impiego fu quello di servire vino; solo in prosieguo vennero introdotti salumi prodotti in loco e alcune semplici portate da tradizione cucinate dapprima da Eugenia e in seguito da Francesca (figlia di Angelo ed Eugenia), servite dal fratello Luigi e dalla moglie di quest’ultimo, Lina.
Dove attualmente è locata la cucina, ai tempi di Angelo, Eugenia e dei figli Luigi e Francesca, vi era la tinaia e la bottaia, dove l’uva proveniente dall’Oltrepò Pavese veniva pigiata e imbottigliata (al presente non si pigia più, ma si continua a imbottigliare).
Oggi, in questo casolare cinquecentesco poco distante da Morimondo, il sommelier Angelo (nipote di Angelo ed Eugenia, figlio di Luigi e Lina) e suo figlio Paolo, insieme a Mariagrazia Colomban (moglie di Angelo, che prepara il pane e tutti i dolci presenti in menù) e allo Chef Gianluca Balzarotti, propongono una cucina contemporanea tratta da rivisitazioni delle tradizionali ricette del luogo. La cantina, visitabile, ospita oltre seicento etichette.